Ebbene si… Dopo ben 1 Anno 2 Mesi e una manciata di giorni ritorno a rivedere la luce dopo aver percorso con non poca fatica il lungo tunnel dell’Identity Access Management e… Governance?

Tutto era iniziato con una evento innocuo, innocente, entusiasmante e inebriante ad Amsterdam. In quell’occasione avevo avuto l’opportunità di approfondire la mia conoscenza del prodotto che stavo solo studiando, parlando con diverse persone che presentavano le loro realtà e i loro punti di forza. Alcuni si vantavano dei numeri di Indentità che il sistema stava gestendo, altri si vantavano delle capacità di flessibilità di quanto implementato. Io potevo solo che ammirare, indagare e curiosare, in un mondo che di li a poco sarebbe diventato sempre più intricato e complesso.

La migrazione di un sistema del genere (e già, perché di migrazione si trattava) puó essere osservato come un collassamento di un tot di stelle, pianeti con le loro lune e satelliti accessori che pian piano scendono di orbita verso un buco nero che li agglomera tutti fino all’ultimo. Avete presente quando delle sfere girano in una tromba fino a cadere giù nel buco? Quando passano da una lenta rotazione ad una sempre più veloce e vicina al buco e alla fine scompaiono giù nell’infinito in un turbinio di polvere e detriti?

Ecco come è andata…

I primi a collassare sulla “black star” sono stati quelli più vicino ad essa, quelli più piccoli e meno impattanti: le aggregazioni dai target system. Questi pianeti rappresentano i mondi che orbitano intorno alla stella nera ed hanno una vita propria. La discesa verso la stella è andata lenta ed inesorabile senza alcun problema di sorta. Ogni mondo arriva e arricchisce la massa della stessa che aumenta la sua forza di gravità…

Inesorabili seguono i pianeti più complicati, quelli che sono fatti da un giro intricato di satelliti e lune con i loro piccoli satelliti relativi: le regole di correlazione e i ruoli di assegnazione titolarità. Questi sono pianeti, che seppur facili da individuare, nascondo sempre delle piccole eccezioni di legge, orbite non proprio ellittiche e assi di rotazione non proprio ben definiti. Durante l’avvicinamento al centro del cosmo c’è sempre qualcosa che può essere sfuggita ma che prima o poi, anche cambiando il suo comportamento originario DEVE collassare sulla dark star centrale. E quando questo pianeta collassa, qualche evento è percepibile e non solo da vicino. La palla centrale si muove e sussulta e non si normalizza. Cominci quasi a dubitare che sia finito veramente tutto dentro o che manchi ancora qualcosa… ma poi si normalizza e accelera riprendendo il suo imperterrito fagocitare!

Infine arrivano le stelle minori, quelle che non ti aspetti che debbano creare tanto rumore, quelle che pensi che siano veramente le ultime ad entrare nel turbine di attrazione gravitazionale ma che fanno veramente difficoltà a trovare la strada per collassare come tutto il resto. Queste rappresentano la scrittura sui target system e l’orchestrazione di tutti task e i relativi test: un infinito avvicinarsi e allontanarsi dalla meta, ogni volta con una piccola correzione di tiro fino a trovate il tuning perfetto affinché anche questo mega complesso astrale finisca anche lui come tutto il resto per essere inglobato nella massa centrale. Ormai la forza gravitazionale é fortissima e i tempi di avvicinamento sono rapidissimi. Non c’è margine per l’errore e tutti si adoperano per concludere nel più breve tempo possibile… e alla fine arriva… l’Impatto, quello con la I maiuscola: tutto quello che poteva essere inglobato finisce per collassare sulla massa centrale e un onda gravitazionale viene propagata nel vasto universo: la migrazione é completata!

In tutto questo io ho potuto giocare con le forze, i pianeti e le traiettorie, correggere le rotte e dare qualche botta qui e lá, ma vi posso assicurare che alla fine é stato fantastico!

Plasmare un sistema vivo affinché faccia quello che deve, nel migliore dei modi e col mimino danno collaterale é come diventare genitore per la prima volta… e già perché nel frattempo é arrivato il piccolo Max che mi riempie il cuore ogni giorno!

Sono felice! 😁